image35

ULCERE DIGITALI

Le ulcere (ovvero aree di perdita di integrità della cute) rappresentano una delle problematiche più dolorose ed invalidanti che interessano circa la metà dei pazienti affetti da Sclerosi Sistemica, che si manifestano durante l’evoluzione naturale della malattia. 
Sono notevolmente dolorose e possono portare un’evidente disabilità funzionale ripercuotendosi sulle attività di vita quotidiana e lavorativa. Le localizzazioni più frequenti sono rappresentate dalle dita delle mani e dei piedi (laddove sono più evidenti i fenomeni vascolari periferici), a livello delle zone in cui la cute è maggiormente sottoposta a trazione (ad esempio i gomiti), oppure delle aree interessate da calcinosi o delle pitting scars (aree ipercheratosiche cioè sovrastate da cute desquamante). 
Sono la conseguenza di fenomeni patogenetici propri della sclarodermia quali:  fenomeni vascolari quali il “Fenomeno di Raynaud” ed il danno endoteliale associati all’evoluzione fibrotica - sclerosi cutanea. In concreto si può affermare che la localizzazione della lesione può essere associata ad un meccanismo patogenetico specifico: 
•  Le ulcere digitali acrali (dette puntali) sono secondarie all’ischemia cronica dei tessuti (fenomeno di Raynaud complicato).
•  Le ulcere localizzate a livello della superficie estensoria delle articolazioni interfalangee sono generalmente correlate alla deformità in flessione delle dita delle mani; ulteriori fattori di rischio sono rappresentati da microtraumatismi cronici e dalla sclerosi cutanea.
•  Le ulcere in sede di fuoriuscita di calcinosi cutanee affiorate in superficie o evoluzione di pitting scars sono secondarie ad un meccanismo infiammatorio-irritativo.
Posso essere anche di piccole dimensioni, ma, non per questo di rapida risoluzione, spesso assumono andamento cronico nel tempo. È importante sottolineare che, un tempestivo intervento sanitario su una lesione appena insorta, aumenta la probabilità di guarigione.
Inoltre possono dar luogo a complicanze infettive quali; osteomielite, sepsi dei tessuti molli circostanti e non solo. Nei casi più gravi tali eventi portano alla necrosi del tessuto locale con conseguente amputazione/auto-amputazione delle falangi digitali.
Le ulcere Sclerodermiche posso senz’altro ricordare lesioni secondarie ad altre patologie però va sottolineato che esse hanno caratteristiche assolutamente peculiari per cui è fondamentale che vengano valutate e trattate da uno specialista in sclerosi sistemica ed in un centro specializzato che sarà in grado di vautare attentamente le caratteristiche dell’ulcera, quali le dimensioni, la profondità della lesione, le caratteristiche del fondo (presenza di necrosi/fibrina o tessuto di granulazione), la presenza di sovrainfezioni o essudato, le caratteristiche della cute perilesionale e dei margini della ferita. Tutti questi elementi consentono di impostare il miglior trattamento, sistemico o locale ed il successivo follow up. 
Il primo passo per far fronte alle ulcere sclerodermiche è un’adeguata prevenzione mirata a salvaguardare l’integrità della cute e ad evitare stimoli che possano indurre vasospasmo. 
Uno dei centri di riferimento della regione Toscana (DH Reumatologico presso l’Azienda ospedaliera-Universitaria Careggi “Villa Monna Tessa” Firenze, diretta dal Prof. Marco Matucci Cerinic) stila una lista di SUGGERIMENTI COMPORTAMENTALI PER LA PREVENZIONE DELLA FORMZIONE DELLE ULCERE SCLERODERMICHE:
· Evitare l’esposizione al freddo e gli sbalzi di temperatura, proteggere le aree più colpite quali mani, piedi e volto con cappelli, abiti, guanti e calze caldi, scarpe comode a pianta larga (all’occorrenza con plantari).
· Evitare l’esposizione diretta del sole.
· Non immergere le mani in acqua fredda. Se sono presenti ulcere indossare guanti monouso.
· Evitare l’uso di detergenti e profumi con alcool, possono rilevarsi irritanti, usare prodotti naturali.
· Mantenere un’adeguata alimentazione garantendo un maggior apporto calorico. Assumendo anche integratori vitaminici.
· Mantenere un adeguato apporto idrico.
· Svolgere una periodica fisioterapia volta a ridurre l’edema e a migliorare l’elasticità della cute. (La nostra Anna, appassionata di lavoro a maglia ed uncinetto lavorava giornalmente almeno un paio d'ore, mantenendo le dita sempre in movimento ed agevolando cosi la circolazione). 
· Durante lo svolgimento delle attività quotidiane utilizzare guanti di cotone.
· Mantenere una buona idratazione della cute, mediante applicazioni quotidiane di creme emollienti e oli (di oliva, mandorle dolci, di argan,…) e ricchi di vitamine.
· Eliminare il fumo.
· Nell’eseguire l’igiene dei piedi durante la rimozione del tessuto calloso, non usare forbici, lamette, o altri oggetti taglienti è utile invece l’uso di pietra pomice.

Importante è anche un'adeguata ginnastica volta ad evitare lo svilupparsi di contratture al fine di prevenire le ulcere indotte da trauma e tensione. Rimandiamo ad un documento PDF sulla Riabilitazione della mano Sclerodermica dell’ Unità Operativa Reumatologia H. Santa Chiara Trento.
Le terapie farmacologiche si basano sull’utilizzo di vasodilatatori con lo scopo di migliorare la perfusione periferica. Per saperne di più vai su “Collegamenti utili”.



RESPONSABILITÀ
Le informazioni fornite sono destinate principalmente a creare informazione e non devono essere usate autonomamente. Per qualsiasi dubbio o decisione si consiglia di contattare uno specialista. Siamo disponibili anche ad indirizzarvi verso centri specializzati in base alla nostra esperienza e quella dei nostri soci/collaboratori. Non siamo però responsabili di eventuali scelte mediche in ordine a quanto da noi pubblicato. Sclerodermia 

PER SAPERNE DI PIÙ

Contattaci o clicca sul pulsante azione  per collegarti con i siti delle principali associazioni, da noi selezionate, che trattano l'argomento.  

COLLEGAMENTI UTILI