DEDICHE

IL MARITO:  Ad Anna “Stella mia” ...un dolore che non ho potuto evitare né potrò cancellare. Esiste!  Niente può più essere come prima. Un senso di vuoto impossibile da colmare.  Un buio profondo si è spalancato all’improvviso.  Nessuna replica è concessa a questa fatalità...Le bocche degli altri tacciono, dissimulano, ...ma il mio cuore sa!. È inaccettabile!  Vorrei nascondere la testa e annegare il mio dolore. Cerco una risposta ovunque ma so che non c’è. “Voglio dirti che ti ho amata. Ti amo.  Ti amerò per sempre.” ...Ho voglia, sento il bisogno di continuare a prendermi cura di te, così come sono certo tu continuerai a fare con me ed Antonio.  Siamo cresciuti insieme, abbiamo scalato montagne apparentemente insormontabili.  ...Abbiamo combattuto l’ostruzionismo di chi avrebbe dovuto proteggerci, condividere il nostro amore, non ripudiarci. Ma, nonostante l’apparente “corazza” che mostravi, tu mi hai preparato alla riconciliazione, al perdono. Mi hai insegnato a non rimandare mai quello che va fatto. Ad essere determinato, a non guardarmi mai indietro. Standoti accanto mi sono sentito forte.  È svanita ogni incertezza.  Sei stata la mia energia, il mio nido nei momenti difficili, la mia amica, ...la migliore medicina.  Grazie a te sono un uomo migliore. Rimarrai per sempre con me. Hai affrontato la lunga malattia con la guardia ben alta. L’hai combattuta con la forza e la determinazione di una guerriera, con la stessa puntualità dello scorrere del tempo.  L’hai rispettata, esorcizzata, respinta.  Mai un lamento, mai un segnale di stanchezza. Nemmeno quando, sono certo, ti sei resa conto di essere ai confini tra la vita e “l’imponderabile”.  Hai mostrato una dignità infinita. Eri una pietra preziosa. Dura, forte, brillante...Tutto è stato fatto...L’epilogo  fa male. Malissimo!...Io so chi eri.  Percepisco nei volti e negli occhi degli altri, quello che hai lasciato. Tutti mi sostengono, mi incoraggiano. In quei momenti capisco cosa  hai seminato e quanto di buono hai donato: di esempi, di virtù, di pienezza negli altri...Di vuoto in me.  È dura...Durissima.  Spero di farcela.  Voglio, devo farcela per onorarti...So che tornerai a noi in un’altra forma. Continui e continuerai a vivermi dentro.  So che ci rivedremo.

Tuo per sempre, Paolo.


I NIPOTI:    Quando qualcuno se ne va… resta l’amore intorno.  Solo pochi giorni fa sei volata via e già manchi così tanto a tutti noi, che è difficile trovare anche solo una parola per esprimere tutto il nostro dolore. Ognuno di noi ha tanti ricordi che potrebbe raccontare ma tu già sai. Con le tue preziose mani, ma soprattutto con il tuo buon cuore hai realizzato e donato ad ognuno di noi un cappello, una sciarpa che continueranno a riscaldarci negli inverni più duri, quelli senza te. Sei stata sempre una donna forte , la più forte di tutta la nostra grande famiglia. Bella, originale, intelligente, folle, organizzatrice e generosa. Quando nonna Concetta è venuta a mancare in te abbiamo visto lei, per i modi, per le attenzioni, per le telefonate, perché sei stata da collante nonostante tu fossi distante. Sei stata presente in ogni momento della nostra vita, bello e brutto. Questo Natale ti abbiamo fatto un bello scherzetto, proprio non te lo aspettavi, ma noi eravamo tutti lì a Sesto Fiorentino con te con zio Paolo ed Antonio per festeggiare un Natale in famiglia. Per tutti noi è stato il più bello in assoluto. Il ricordo del tuo volto, della sorpresa e della gioia nei tuoi occhi li custodiremo nei nostri cuori per sempre. Per noi non sei stata solo una zia, sei stata una seconda mamma, dandoci conforto ed anche qualche sgridata al momento giusto, pronta ad amarci e difenderci contro tutto e tutti. Ti promettiamo che saremo i fratelli e le sorelle di Antonio, non lo lasceremo mai solo, né permetteremo a nessuno di fargli del male, lo stesso sarà fatto con zio Paolo, l’uomo che ti ha amata anche più di se stesso. Noi oggi possiamo dire che abbiamo perso una combattente, tu che hai affrontato questa malattia bruttissima e per molti sconosciuta come nessun altro, senza arrenderti MAI. Continuerai a vivere negli occhi e nel cuore di chi ti ha sempre amata, zio Paolo, Antonio, i tuoi fratelli e sorelle.. ed è proprio lì che ti rivedremo e non ti lasceremo mai andare. Zia ora sarai lì con Nonno e Nonna, ancora una volta il tuo compito sarà quello di aiutare nonna a ricordare i nostri nomi, a spronarla ad essere la nonna Concettina di sempre. Ora potete prendervi cura l’una dell’ altra, già vi vediamo lì sedute sul divano a lavorare a maglia insieme e a controllare che qui vada tutto bene. Anche se dal di fuori può sembrare che un ramo di ulivo si sia spezzato, le nostre radici sono sempre salde al terreno, più forti di prima.  Ciao zia Anna...

I tuoi Nipoti


L'AMICA DONATELLA:  Anna...ci siamo incontrate bambine per la prima volta nel ’73,  quando ad 11 anni arrivai nel Collegio di Sansepolcro. Tu eri già là, da qualche anno prima di me; una bimba buona, sensibile, orgogliosa. I tuoi intensi occhi neri, che scrutavano il mondo in profondità, manifestavano il tuo carattere forte e sicuro, incutevano quasi timore, ma quando si aprivano nel tuo sorriso, la tua figura diventava rassicurante! Eravamo nella stessa squadra … eravamo una squadra!!!!!  Abbiamo legato subito e insieme condiviso gli anni più importanti e delicati dell’adolescenza! Giorni di sole e giorni di pioggia ... ma sempre insieme!! Ci siamo lasciate ormai donne, quando le nostre strade si sono separate, lasciando intatto il nostro volerci bene e la grande voglia di cercarci.  Sei stata proprio tu, Annina, a manifestare l’idea e la voglia di riunire le altre della squadra qui a Sansepolcro, dove io nel frattempo ero tornata e mi ero sposata. Tu vivevi a Firenze, sposata con Paolo, voluto e amato fortemente … poi la nascita di Antonio, il tuo orgoglio, la tua vita! E quel nuovo incontro ci ha rivelato e confermato tutta l’amicizia e tutto l’affetto che erano rimasti immutati, anzi, rafforzati dalla nostalgia del tempo trascorso insieme! Anche i nostri figli condividevano con noi la nostra e la loro amicizia. I nostri incontri si infittirono, anche al di fuori della squadra e quando non ci vedevamo, ci sentivamo … ancora risuona nella mia mente la tua voce, quando mi chiamavi al telefono … “Donyyy”! E si stava le ore a raccontarci di tutto …  Parlavamo della tua malattia, una malattia molto analoga a quella di mia sorella ed eri tu  a darmi forza, consigli ed indirizzi di dove andare per “AIUTARLE” a guarire.  Forte , tenace e battagliera, non facevi trapelare il duo dolore ma combattevi tutti i giorni dando serenità a chi ti stava intorno. Manca sentirti, manca vederti sorridere, manchi da star male … ti piango come una sorella che non ho più. Anna hai lasciato il tuo sorriso nei miei occhi. " La morte non è niente. Sono solamente passata dall'altra parte: è come fossi nascosta nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontana, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”. (Cit.) 

Ciao Annina mia….con tutto il mio cuore... Dony


L'AMICA MARIA: Coerente sempre nei tuoi principi e pensieri..non sei mai scesa a compromessi (anche a costo di farsi bocciare) e quindi mai ruffiana.. Non hai mai venduto la tua libertà ed onesta'. Di una dolcezza nascosta nel tuo animo ma pronta a dimostrarla nel tuo momento di bisogno.. Non scorderò mai il nostro ultimo saluto,le parole che ci siamo dette e il suo ultimo regalo al momento di salutarci:un fiammifero lunghissimo e sottilissimo.. Perché lei era la fiamma che rimarrà accesa sempre nel mio cuore. Mi manchi Anna e non c'è giorno che non ti penso..


L'AMICA ROSA: Quando muore una amica con cui si è condiviso un pezzo della propria giovinezza ti resta un vuoto dentro. E se questa amica muore troppo giovane,  oltre al vuoto, ti lascia lo sgomento e la rabbia per una sorte ingiusta. Anna sei stata un' amica, buona, discreta e mite. Mai sopra le righe, mai un eccesso. Ci vedevamo ormai di rado ma ci sentivamo spesso e mi colpiva la serenità  con cui affrontavi quella malattia tremenda  che ti ha consumata troppo presto. Ti ricorderò sorridente ed affettuosa come sempre e quel vuoto non lo riempirà nessuno.  

Tua Rosa


L'ISTITUTRICE ANNALISA: Anna è sempre con me nel mio cuore e nelle mie azioni. Anna mi ha insegnato il coraggio la determinazione  e l'altruismo.

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